«’O na’, datti forza in quelle quattro mura», il messaggio choc degli amici del 15enne arrestato per avere accoltellato Arturo

di Leandro Del Gaudio e Nico Falco
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Quello che non usa mezzi termini, ma va dritto al sodo si fa
chiamare «Genny» sul suo profilo di facebook. Uno che
si rivolge all'amico 15enne, subito dopo aver letto la notizia
della decisione del gip di tenerlo in cella come presunto
aggressore di Arturo e si lascia andare a un commento sulla chat
con gli amici in comune. Rivolgendosi a F.C., Genny entra subito
nel merito della detenzione del giovane amico: «Ti aspetto
qui fuori o na (che sta per nano, ndr), datti forza in quelle
quattro mura, che sei la vita mia». E non è finita.
Tra cuoricini e icone di incoraggiamento, faccine e emoticon
all'insegna di pose muscolari e improbabili, è ancora
Genny ad incoraggiare l'amico finito in carcere: «Ti amo
(scritto «tam») sangue mio, mi manchi...».
Eccole le parole di una vita, le frasi che riempiono di nulla le chat di un gruppo di amici mai come in questo periodo al centro delle indagini per il tentato omicidio di Arturo. Basta scorrere il profilo aperto di F.C., per capire da chi è composta la sua cerchia di amici (su cui è facile pensare che insistano le indagini di queste ore), da chi trae linfa la determinazione di un 15enne che giura di non essere un bullo e respinge al mittente le accuse di due testimoni oculari. Una galleria di pose plastiche, di torsi nudi, di facce imberbi, sguardi rigorosamente incazzati o occhiali scuri per dare fascino tenebroso alle proprie posture. Sono «Kekko», «Genny», «Enzo», «Luigi», «Fede», «Nunzia» e tanti altri. Una galleria umana, simile a tante altre gallerie di under 18, ricca di frasi spicciole destinate a rafforzare la propria appartenenza al gruppo.
Giovedì 28 Dicembre 2017, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 28-12-2017 10:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Eccole le parole di una vita, le frasi che riempiono di nulla le chat di un gruppo di amici mai come in questo periodo al centro delle indagini per il tentato omicidio di Arturo. Basta scorrere il profilo aperto di F.C., per capire da chi è composta la sua cerchia di amici (su cui è facile pensare che insistano le indagini di queste ore), da chi trae linfa la determinazione di un 15enne che giura di non essere un bullo e respinge al mittente le accuse di due testimoni oculari. Una galleria di pose plastiche, di torsi nudi, di facce imberbi, sguardi rigorosamente incazzati o occhiali scuri per dare fascino tenebroso alle proprie posture. Sono «Kekko», «Genny», «Enzo», «Luigi», «Fede», «Nunzia» e tanti altri. Una galleria umana, simile a tante altre gallerie di under 18, ricca di frasi spicciole destinate a rafforzare la propria appartenenza al gruppo.
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